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28esima edizione MED FILM FESTIVAL 2023

MEDFILM FESTIVAL 2022:
IL CINEMA DEL MEDITERRANEO A ROMA

Dal 3 al 13 novembre torna il MedFilm Festival, il più longevo festival di cinema della Capitale, il primo e unico evento cinematografico italiano dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, che per dodici giorni guarderà, attraverso il Cinema, la letteratura, l’industry, ai temi cruciali dell’oggi.

www.medfilmfestival.org

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TIROCINIO LABORATORIALE MEDFILM FESTIVAL A.A. 2021-22

“Mi trovo spesso a disagio con il sostantivo cultura…… Se penso alla ragione di ciò mi rendo conto che gran parte del disagio dovuto al sostantivo ha a che fare con il preconcetto che la cultura sia un qualche oggetto, una cosa o una sostanza, fisica o metafisica. Questa sostanziazione sembra riportare la cultura entro lo spazio discorsivo della razza, e cioè proprio entro quell’ idea per contrastare la quale era stata in origine concepita. Se implica una sostanza mentale, il sostantivo cultura privilegia di fatto quell’idea di condivisione, accordo e compiutezza che contrasta fortemente con quel che sappiamo sui dislivelli di conoscenza e sul prestigio differenziale degli stili di vita e distoglie l’attenzione dalle concezioni e dall’azione di coloro che sono emarginati e dominati. Se è invece vista come una sostanza fisica, la cultura comincia allora a puzzare di qualche varietà di biologismo, inclusa la razza, che abbiamo sicuramente superato come categorie scientifiche”.

Arjun Appadurai, Antropologo, Professore di Media, Culture and Communication alla New York University

Cos’è il laboratorio

(a cura di Laura Guazzone, Professoressa di Storia Contemporanea del mondo arabo; Ada Barbaro, Professoressa di Letteratura contemporanea del mondo arabo; Francesco Zappa, Professore di Islamistica)

L’obiettivo del laboratorio è stimolare e migliorare le capacità di riflessione e dibattito dei tirocinanti sulle opere viste durante l’esperienza come membri della Giuria Universitaria del MedFilm Festival in relazione ai temi affrontati nel tirocinio. Il laboratorio si è svolto in un incontro online che si è svolto dalle 10 alle 13 dell’11 febbraio 2022 sulla piattaforma Zoom. Il laboratorio è stato diviso in tre sezioni tematiche denominate “focus”.

FOCUS TEMATICI:

1. Cultura e identità nel Mediterraneo  > Letture di Ugo Fabietti, Alessia Melcangi, Francesco Remotti, Marco Antonio Pirrone.

2. Cinema, letteratura e questioni di genere nel Mediterraneo > Letture di Veronica Flora, Aldo Nicosia, Marco Antonio Pirrone, Olga Solombrino.

3. Diritti umani e islam nel Mediterraneo > Letture di Abdullahi Ahmed An-Na’im, Marco Antonio Pirrone, Francesco Zappa.

Come si svolge il laboratorio

 Ciascuno studente sarà “oratore” in uno dei tre focus, a sua scelta, e  “commentatore” negli altri due.  In ogni focus ciascun “oratore” ha illustrato al gruppo il proprio discorso attraverso il supporto di slides, il proprio personale percorso di collegamento culturale tra i temi del focus approfonditi nelle letture assegnate e le opere di cui è stato spettatore nel MedFilm Festival. Al termine di tutte le presentazioni di ciascun focus, i commentatori hanno espresso brevemente i propri commenti (di accordo o disaccordo) sulle presentazioni degli “oratori” e analizzato insieme in che modo i film o i documentari visti al MedFilm Festival hanno affrontato/interpretato gli argomenti dei focus nella prospettiva delle analisi delle letture proposte.

“(…) Cosa c’è dopo avere sostenuto (l’ho fatto nel libro L’ossessione identitaria del 2010) che l’identità è un mito, è un mito pernicioso, un mito di cui ci si può liberare? Cosa c’è al posto delle identità? Al posto delle identità sono affiorate le somiglianze. Non è che prima non ci fossero: semplicemente erano tenute nascoste dalle identità, dalla politica delle identità. Le identità tagliano via le somiglianze, le negano (i nazisti negavano qualunque somiglianza con gli ebrei, gli hutu con i tutsi e così via). Ma se ci si libera del pensiero identitario, le somiglianze — dotate di resilienza — riaffiorano. Ho dedicato un libro alle Somiglianze per rendermi conto che esse non sono soltanto in superficie: sono in profondità, perché coincidono con i legami che connettono le varie cose del mondo, compresi i “noi”, compresi i noi identitari. Riconoscere le somiglianze significa aprire una via per la convivenza. Il percorso è poi tutto ancora da compiere (…)”

(estratto da Intervista all’antropologo Francesco Remotti, professore emerito all’Università di Torino, a cura di Daniela Monti)

Professoressa Laura Guazzone, Professor Francesco Zappa, Studentesse del tirocinio

Professoressa Ada Barbaro, Studentesse e Studenti del tirocinio

«(…) L’universalità deve essere costruita attraverso l’idea di consenso progressivo. Per raggiungerlo è necessario tener conto delle relazioni di potere. Questo vale per ogni tipo di universalismo, non solo
per le fedi (…) Il mio scopo è creare consapevolezza della necessità di ricorrere a forme alternative di potere come le istituzioni internazionali. Non lasciare che gli stati si risolvano le questioni fra di loro ma coinvolgere tutta l’umanità… mi sembra che le due cose siano parecchio diverse. Per parlare di dialogo interreligioso, tolleranza e rispetto e per praticarli, servono istituzioni e sistemi normativi. Finché restano il tentativo di singoli, non hanno possibilità di riuscita, ma se si lavora insieme, non si penserà più in termini di quello che l’altro vuole estorcermi o impormi, ma in termini di comunità umana (…)» (da Diritti umani tra potere duro e potere morbido di Abdullahi Ahmed An-Na’im)

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Droits humaines, identité et citoyenneté Europe et Méditerranée Focus Inclusion sociale et lutte contre les discriminations Liberté d'expression Méditerranée et Moyen-Orient

The EU’s Democracy, Human Rights and Resilience Discourse and Its Contestation

Auteurs: Pacello, Maria Cristina, Huber Daniela, Kerrou M., Nouira A

Introduction

Le document fournira d’abord une analyse de fond, basée sur un examen critique des discours de l’UE et d’autres acteurs internationaux et régionaux clés, des positions discursives des acteurs de la société civile (y compris à ce stade uniquement les documents produits par réseaux sociaux qui couvrent la Méditerranée) et le discours académique. L’objectif n’est pas seulement de déconstruire le discours de l’UE sur la démocratie, les droits de l’homme et désormais la résilience; il le juxtapose également au discours d’autres acteurs top-down et bottom-up. Le le discours académique produit en Europe joue un rôle spécifique dans ce tableau d’ensemble car il s’inscrit généralement dans le discours plus large de l’UE, même si une littérature critique émerge qui résiste à ce discours. C’est à cette dernière littérature que ce work package cherche à contribuer. La deuxième et les troisièmes parties de cet article s’écartent donc de l’eurocentrisme de la littérature de deux manières. Premièrement, la deuxième partie donne un aperçu introductif du rôle central joué par la société civile dans les soulèvements arabes et au-delà. Malheureusement, on sait très peu de choses dans la littérature sur la façon dont les acteurs individuels et de la société civile basés dans les quatre études de cas de pays perçoivent leur propre rôle dans leur pays et les idées politiques qu’ils défendent pour leur pays. La troisième partie de cet article présente donc une méthodologie visant à combler cette lacune en effectuant une analyse du discours des documents pertinents produits par un certain nombre d’acteurs de la société civile dans ces pays et en menant des entretiens récursifs avec ces parties prenantes.

Document: iris.unive.it/retrieve/handle/10278/3701654/149195/medreset_cp_4.pdf

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Thirty years of EU-Mediterranean Policies (1989-2019): an assessment

AuteursBichara Khader & Haizam Amirah-Fernández

Document www.realinstitutoelcano.org/wps/wcm/connect/f2a74e40-1be3-483c-a2bd-5ac712c5f657/WP8-2020-Khader-Amirah-Thirty-years-EU-Mediterranean-Policies-1989-2019-an-assessment.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=f2a74e40-1be3-483c-a2bd-5ac712c5f657

Site internet:

Real Istituto Elcano www.realinstitutoelcano.org/wps/portal/rielcano_es/!ut/p/a1/04_Sj9CPykssy0xPLMnMz0vMAfGjzOKNQ1zcA73dDQ0MLIOcDRzdLbxDLE0NDcI8TIAKIoEKDHAARwNC-gtyQxUB1ntQFg!!/dl5/d5/L2dBISEvZ0FBIS9nQSEh/

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Europe et Méditerranée Focus

Problematizing Effectiveness and Potential of EU Policies in the Mediterranean

Title: Problematizing Effectiveness and Potential of EU Policies in the Mediterranean

Auteur: Münevver Cebeci

Ce rapport combine les résultats de recherche de sept groupes de travail du projet MEDRESET afin d’évaluer l’efficacité et le potentiel des politiques de l’UE. Il le fait à travers une analyse du concept européen de la Méditerranée et de la manière dont l’UE est perçue par les partenaires du sud et de l’est de la Méditerranée, comment les principaux opérateurs décrivent la région en tant que telle et comment ces conceptions et perceptions de la Méditerranée se reflètent dans ils interagissent sur des questions cruciales, tant au niveau géopolitique que sectoriel. La thèse principale présentée ici est que l’approche dépolitisante, technocratique et sécuritaire de l’UE vis-à-vis du sud et de l’est de la Méditerranée érode la crédibilité de l’Union, diminue son efficacité et limite sérieusement ses possibilités de mener des politiques ascendantes. les droits et l’état de droit, pour donner la priorité au développement, pour favoriser l’emploi des jeunes et l’égalité des sexes et pour créer une région méditerranéenne ouverte, inclusive et intégrée. Les résultats des groupes de travail 2 à 7 ont confirmé l’exactitude des thèses du groupe de travail 1 et la recherche menée à travers des entretiens avec des opérateurs clés et des acteurs ascendants en Méditerranée et en Europe a également montré comment ils considèrent fortement l’UE envers la région Eurocentrique, intéressé et abaissé d’en haut – et donc inégal / asymétrique – ainsi que dépolitisant, technocratique et hautement sécuritaire.

Document: www.iai.it/sites/default/files/medreset_pp_8.pdf

Source: www.iai.it

Cordis: cordis.europa.eu/project/id/693055/reporting

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Egalité des genres Enjeux socio-économiques et migrations Environnement et changement climatique Europe et Méditerranée Focus Immigration Jeunes et Méditerranée

Young people in the Mediterranean

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Nombreuses publications scientifiques sur le sujet et grande base de données statistiques.

POWER2YOUTH vise à offrir une approche globale à plusieurs niveaux, interdisciplinaire et sensible au genre de la compréhension des jeunes dans la région SEM (Sud Est Méditerranée) avec une conception comparative transnationale (études de cas du Maroc, de la Tunisie, de l’Égypte, du Liban, des Territoires palestiniens occupés et de la Turquie ). En particulier, il a exploré les causes profondes de l’exclusion des jeunes à trois niveaux d’analyse différents (macro, méso et micro), tout en étudiant le rôle de l’action collective et individuelle des jeunes dans la contestation de différentes formes de pouvoir.

Site internet POWER2YOUTH. A Comprehensive Approach to the Understanding of Youth Exclusion and the Prospects for Youth-led Change in the South and East Mediterranean

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Enjeux socio-économiques et migrations Europe et Méditerranée Immigration Inclusion sociale et lutte contre les discriminations Liberté d'expression

The EU’S Migration, Asylum and Mobility Policies in the Mediterranean

Title: The EU’S Migration, Asylum and Mobility Policies in the Mediterranean

This MEDRESET Policy Brief summarizes the findings of MEDRESET’s WP7 on migration, mobility and asylum in the Mediterranean and identifies policy implications.

Introduction

Migration, asylum and mobility represent an increasingly contentious field of governance in Euro-Mediterranean relations. In the Mediterranean area, cooperation in this policy field has long been characterized by fundamental divergences of interests and approaches, not only between the northern and southern shores of the Mediterranean, or between (predominantly) sending, transit and receiving countries, but also among institutional and civil society actors on both sides of the Mediterranean.

MEDRESET Work Package 7 (WP7) was aimed: firstly, at developing a deeper knowledge of the diverse perceptions and priorities of different stakeholders with regard to migration; secondly, at evaluating the EU’s policies and role in the field of migration, mobility and asylum in the southern and eastern Mediterranean (SEM) region from the viewpoint of grassroots actors, at both the local and the EU level; and thirdly, at formulating a set of policy recommendations that reflect the perspective of civil societystakeholders, especially from SEM countries, with the purpose of innovating the governance of migration in the Mediterranean.

By adopting a non-Eurocentric approach, and based on extensive empirical research, WP7 found that the EU’s discourse in the migration policy field is informed by two dominant frames – unilateralism and securitization – which translate into largely Eurocentric, securitizing and conditionality-based policies and practices. Moreover, WP7 found that, despite the existence of country-specific issues and different migration policy agendas in the Maghreb and the Middle East, SEM stakeholders in the four target countries (Lebanon, Morocco, Tunisia and Turkey) share a common perception of EU migration policies as abusively and inappropriately restrictive and ineffective, elaborated in a unilateral way and imposed through unbalanced power relations.

With a high level of consensus among themselves, they recommend that the EU radically change its approach to Euro-Mediterranean relations and to migration governance in particular, in order to make it less Eurocentric and security-oriented, and more inclusive, balanced and responsive.

This policy brief describes, firstly, how stakeholders perceive the Mediterranean space and EU practices in it, and, secondly, which alternative policies they recommend.

Document: www.iai.it/sites/default/files/medreset_pb_5.pdf

En arabe: www.iai.it/sites/default/files/medreset_pb_5_ar.pdf

Source: www.iai.it

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Enjeux socio-économiques et migrations Europe et Méditerranée Focus Immigration Inclusion sociale et lutte contre les discriminations Jeunes et Méditerranée

Refugee Movements in the Middle East: Old Crises, New Ideas

Title: Refugee Movements in the Middle East: Old Crises, New Ideas

Auteur: Shaden Khallaf

La région Moyen-Orient en Afrique du Nord fait face à des vagues de crises de réfugiés depuis des décennies. Faire face aux crises de réfugiés urbaines et prolongées dans la région a contribué à déclencher une réflexion sur la gouvernance mondiale de la protection des réfugiés. Le Pacte mondial pour les réfugiés définit désormais les paramètres d’une solidarité et d’un partage des responsabilités plus solides, sur la base de partenariats multipartites, de solutions inclusives et globales, et d’un accent plus fort sur le soutien et l’engagement de la communauté d’accueil comme nouvelle voie à suivre.

Document: https://www.iai.it/sites/default/files/menara_wp_29.pdf

Source: www.iai.it

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Trends in Mediterranean Inequalities 1950-2015

Auteurs: Vittorio Daniele e Paolo Malanima (University Magna Graecia of Catanzaro)

Resumé

Le but de cet article est d’analyser les tendances des inégalités économiques, sociales et politiques entre les pays méditerranéens au cours de la période 1950-2015. Après l’examen des inégalités de PIB par habitant entre et au sein des nations, nous présentons un indice de développement humain (IDH) qui inclut une mesure des acquis démocratiques. Le principal résultat est que les inégalités de revenus, après la hausse à partir des années 50, ont diminué à partir du début du XXIe siècle. Les inégalités de l’IDH, au contraire, ont constamment diminué au cours de la période considérée, tandis qu’un processus de démocratisation s’est produit. Dans l’ensemble, malgré la convergence entre les pays méditerranéens, les inégalités économiques sont beaucoup plus profondes que celles des indicateurs sociaux et politiques.

Document mpra.ub.uni-muenchen.de/78324/1/MPRA_paper_78324.pdf

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UNCHR data on refugees in the Mediterranean area

LINK: https://data2.unhcr.org/en/situations/mediterranean